Relazione del 26 dicembre 1865
del generale Emilio Pallavicini

Il generale Emilio Pallavicini, marchese di Priola, protagonista del Risorgimento,
dopo che Lamarmora diventò Presidente del Consiglio,
nel maggio del 1865, fu trasferito in Calabria,
per assumere la direzione delle operazioni contro il Brigantaggio sull'altopiano silano.

Il Tribunale Militare ebbe sede a Catanzaro ed il Generale trovò alloggio a palazzo Alemanni.

Furono presi provvedimenti di sorveglianza
con la collocazione di centri militari formati da un ufficiale e 25 soldati ciascuno
nei comuni di Cutro, di Marcedusa, di Cropani, di Magisano, di Soveria Simeri e Catanzaro Marina
al fine di controllare gli armentizi e di evitare connivenze con i pastori.

Dalla relazione del 26 dicembre 1865 si legge:

Quando nel mese di maggio ultimo scorso io venni nelle Calabrie
ad assumervi la direzione delle operazioni contro il Brigantaggio,
la malvivenza era rappresentata da ben 119 briganti aventi 17 famigerati capi,
ossia formati in 12 comitive .....

Le squadriglie composte esclusivamente di volontari a pagamento
come quella capitanata da Cianflone Maggiore della Guardia Nazionale mobile
e le squadriglie miste formate di Carabinieri, di soldati di Fanteria, di Bersaglieri
e di squadriglie come quella di Luigi Muraca .....

L'arresto di Pietro Corea eseguitosi giorno corrente mese in una casa di Gagliano .....

Fonte: Francesca Rizzari Gregorace, http://calabriainarmi.altervista.org